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UNA GENERAZIONE DI GIOVANI CONTROCORRENTE
L’Oratorio della nostra Parrocchia ha ospitato ben 250 giovani che si sono dedicati per circa due ore alla Scrutatio Scripturae. Si tratta di una forma di lectio divina di origini molto antiche che permette al credente di stare in intimità con il Signore attraverso la sua Parola.
Ne aspettavamo solo 120, ne sono arrivati 250. Oltre al centinaio di nostri giovani, sono arrivati ragazzi da Cremona, Milano, Brescia e Pavia. È stato anche un banco di prova per i nostri cuochi che hanno saputo predisporre una cena succulenta per tutti e nessuno è rimasto a bocca asciutta, nonostante 130 ospiti del tutto inattesi.
Grazie a don Roberto e al suo papà, poi, abbiamo potuto ordinare 40 tavoli pagando un prezzo irrisorio.
Questo fatto ci dice che i giovani hanno bisogno di trovare un senso definitivo per la loro vita e solo la Chiesa può aiutarli nella loro ricerca. La società civile li aiuta e li spinge a trovare dei significati parziali per la vita nel lavoro, negli affetti, nei divertimenti, ma nessuno di questi può risultare definitivo. Questi giovani hanno bisogno d’incontrare uno che abbia il potere di vincere la morte.
Tutto ciò apre a una riflessione. Oggi nella Chiesa si parla molto di misericordia, di pace, di aiutare i poveri, gli immigrati ecc. Sono tutte cose nobili, ma non sono il cuore del Cristianesimo e, come tali, rischiano di cadere nel moralismo.
Il cuore del Cristianesimo non è una morale né una religione né una filosofia. Il centro del Cristianesimo è un Avvenimento: il Signore nostro Gesù Cristo ha patito, è morto, è risorto, è asceso al cielo e ha il potere di donare il suo Spirito a chi crede alla sua Parola.
Questo è ciò che ogni cuore umano spera: trovare qualcuno che lo aiuti a vincere la morte.
E il senso del nostro tempo – diceva don Barsotti – sta nell’annunciare a tutti questo Avvenimento. Buona Pasqua! Cristo è risorto! È veramente risorto!


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